Conservazione | Indumenti Protettivi | Distinzione tra prodotti | Precauzioni | Danni Ambientali |
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un aiuto nella definizione di un problema specifico oppure avere un suggerimento
per il controllo di un'infestazione.
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Nel descrivere il problema è importante descrivere le condizioni
ambientali del luogo ove si verifica la presenza degli infestanti.
Gli insetticidi INDIA sono immessi in commercio solo in taniche di plastica o flaconi in coex sigillati con etichetta originale autoadesiva.
Travasare gli insetticidi in confezioni non originali e/o manometterne le etichette è un reato perseguibile per legge.
Diffidate di confezioni dall’aspetto “casalingo”. INDIA lavora secondo le norme ISO 9001 e quelle di buona fabbricazione del Ministero della Salute .
Seguendo le semplici regole esposte in questa pagina è possibile aumentare
la sicurezza nell'impiego dei biocidi.
Bisogna comunque ricordare che i biocidi variano molto in termini di tossicità (acuta e cronica), persistenza d'azione e altre caratteristiche. Ciò è dovuto alla grande variabilità di caratteristiche tossicologiche dei PRINCIPI ATTIVI in essi contenuti e alle differenze tra le possibili FORMULAZIONI, con cui vengono posti in commercio.
Quando è necessario ricorrere ad un biocida per affrontare un problema legato alla presenza di un infestante è bene venga scelto il formulato meno pericoloso tra quelli disponibili per ridurre gli eventuali rischi su persone, animali e ambiente.
L'obiettivo di apprendimento di questa sezione è quello di divenire in grado di rispondere a domande tipo:
Il problema connesso alla conservazione dei biocidi in casa o nelle immediate vicinanze di questa, è rappresentato dall'avvelenamento accidentale dei bambini. La maggior parte delle telefonate che giungono ai centri antiveleno e relative ai problemi sorti con biocidi si riferiscono ad incidenti conseguenti ad esposizioni accidentali in ambito domestico.
Ad esempio: conservazione di biocidi in contenitori privi di etichetta o con etichetta non leggibile. Cattiva conservazione con perdita e imbrattamento delle superfici ove è stato appoggiato il contenitore. Ridurre la quantità di prodotto conservata: la quantità di prodotto che dovrebbe essere conservata in casa deve essere la minima possibile. Non superiore alla quantità di prodotto necessaria per l'esecuzione degli interventi prevedibili nell'arco di un anno.
Importanza della conservazione dei contenitori originali. I biocidi devono sempre essere conservati nella loro confezione originale. La conservazione di insetticidi, singoli o tra di loro miscelati, magari in contenitori di fortuna (spesso ex recipienti per alimenti o bevande) deve SEMPRE essere evitata. E' proprio a questa erronea e pericolosa forma di conservazione che si deve la maggior parte delle intossicazioni accidentali.
Luogo di conservazione: i biocidi dovrebbero essere conservati lontano dai locali ove si lavora o si trascorre molto tempo. La situazione più sicura è quella che vede queste sostanze conservate in un locale chiuso e ventilato. Comunque in un contenitore/armadio chiuso e non raggiungibile da bambini o da animali domestici. I biocidi non devono essere conservati in luoghi ove è possibile che ghiacci.
In sintesi: il luogo ideale dovrebbe rispondere ai requisiti di luogo isolato dalle normali attività, fresco, ventilato, non esposto alla luce solare diretta, né ove vi sia la possibilità di raggiungere temperature al di sotto dello 0 °C.
Il luogo di conservazione dovrebbe essere di tanto in tanto ispezionato per evitare che si possano verificare perdite di prodotto, non visibili e pertanto pericolose.
Analogamente nel trasporto dei biocidi deve essere posta estrema attenzione per evitare che avvengano perdite o fuoriuscite accidentali di prodotto. Le perdite possono infatti dar luogo ad evaporazione di componenti volatili e pertanto contaminare altri oggetti o superfici.
I pesticidi possono entrare nel corpo attraverso gli occhi, il naso, la bocca e la pelle.
La più frequente via di penetrazione si verifica attraverso la pelle, pertanto bisogna prevenire questo rischio di esposizione. Lo si può fare indossando indumenti coprenti:
Non bisogna mai utilizzare guanti in materiale assorbente quale ad esempio: cuoio, pelle, tessuti. Questi materiali infatti una volta contaminati dal prodotto lo cedono alla pelle della mano.
Per alcune particolari tipologie di applicazioni è necessario utilizzare anche altri tipi di protezioni, tra queste ricordiamo:
Stivali in gomma , ad esempio per applicazioni che possono dar luogo a ricaduta del prodotto nebulizzato dalle piante trattate.
Tute da indossare sopra gli indumenti , ad esempio tute in "tessuto non tessuto" per applicazioni che prevedano la nebulizzazione di gocce fini in aree più o meno aperte.
Occhiali antigoccia/antischizzo : particolarmente utili nel momento della dosatura del prodotto e durante le applicazioni che richiedono una nebulizzazione molto fine.
Semimaschere con filtri : questo tipo di maschera protegge efficacemente il naso e la bocca. Devono essere conservate e utilizzate con attenzione, rispettando le avvertenze rilasciate dal produttore della maschera e dei filtri. Necessarie quando si opera in ambienti non ventilati con formulati basati su solventi, quando si utilizzano formulazioni aerosol o fumogene e infine quando si procede ad una nebulizzazione fine (caratterizzata da goccioline con diametro inferiore ai 100 micron) del prodotto.
Le comuni mascherine antipolvere non sono idonee all'impiego con prodotti chimici nebulizzati perché possono neutralizzare particelle molto fini purchè solide e non goccioline di liquido che rilasciano vapori.
Durante la preparazione delle diluizioni tenere sempre i recipienti lontano dagli occhi ed evitare attentamente ogni perdita. Non operare in condizioni di equilibrio instabile, se possibile appoggiarsi a terra.
Calcolare con la maggior precisione possibile la quantità di prodotto che servirà per l'esecuzione dell'intervento, ad esempio per il trattamento di un pavimento con un litro di soluzione si possono irrorare circa 15 metri quadrati, con cinque litri si può irrorare il lato di una siepe alta 2,5 metri e lunga una ventina.
Ciò ci permette di non dover gestire prodotto non utilizzato, che non può essere considerato un rifiuto urbano e non può essere conservato in attesa di una futura applicazione (alcuni principi attivi si degradano quando posti a contatto con l'acqua).
La diluizione dovrebbe avvenire nelle seguenti fasi:
Per alcune applicazioni sono disponibili prodotti pronti all'uso che non necessitano di preparazione e possono essere utilizzati tal quali, tra questi vi sono ad esempio:
Gestione degli ambienti PRIMA dell'applicazione dei prodotti.
Aree interne:
Aree esterne:
VENTO: operare solo in assenza di vento, alla presenza del vento è infatti connesso il problema della deriva, ovvero lo spostamento incontrollato delle goccioline ( formate da acqua più prodotto) generate dalla pompa, o altra attrezzatura.
PIOGGIA: non effettuare il trattamento quando vi è una elevata probabilità di pioggia oppure se ha piovuta da poco e la vegetazione è ancora bagnata.
TEMPERATURA: gli insetticidi devono essere applicati quando la temperatura è moderata. Elevata temperatura ( > 30 °C) possono portare ad un eccessivo rilascio di vapori, ad una più rapida in attivazione del prodotto e anche incrementare il rischio di causare danni alle piante.
PIANTE IN FIORITURA: durante questa fase la vegetazione può manifestare maggiore sensibilità ai prodotti chimici, la fioritura può rovinarsi per la comparsa di decolorazioni, cadute precoci dei fiori ecc. . Inoltre determinate piante fiorite esercitano una elevata attrazione nei confronti degli insetti pronubi (api, bombi, ...). Un trattamento con insetticida polivalente può creare un notevole danno a questi insetti utili. Per limitare i danni si può intervenire alla sera e con prodotti basati su principi attivi a rapida degradazione.
Dopo l'applicazione dei prodotti.
Operazioni di pulizia: pulizia della persona che ha eseguito l'intervento, pulizia della attrezzatura impiegata per l'intervento, pulizia degli indumenti e delle protezioni utilizzate durante l'intervento.
Tutte queste operazioni devono essere eseguite non appena terminato l'impiego del prodotto, è sufficiente un normale lavaggio con detergente neutro per la persona, abbondante risciacquo con acqua della attrezzatura e lavaggio in lavatrice (senza unire ad altri capi) per i vestiti indossati durante l'intervento. Guanti, occhiali, maschera (senza filtri) possono essere lavati con acqua e detergente neutro.
Se riportate in etichetta seguire le indicazioni relative al tempo che deve intercorrere prima di accedere nuovamente all'area ove è stato effettuato l'intervento.
Se queste informazioni non sono riportate è possibile attenersi alle seguenti precauzioni generali:
Il danno ambientale potenzialmente più pericoloso è quello relativo al danneggiamento di organismi viventi non target (ovvero non oggetto del trattamento).
Animali domestici e piccola fauna selvatica: molti insetticidi, rodenticidi e preservanti del legno sono altamente tossici per gli animali domestici e la fauna selvatica. Infatti i prodotti classificati pericolosi per l'uomo sono pericolosi anche per gli animali domestici e selvatici.
Pesci: alcuni insetticidi (ad esempio quelli basati sui piretroidi) sono caratterizzati da una elevatissima ittiotossicità. Risultano pertanto pericolosi anche quando dovessero contaminare le acque seppure con quantità estremamente limitate.
Insetti utili (pronubi, predatori e parassitoidi): la maggior parte degli insetticidi per impiego civile si basa su principi attivi insetticidi ad azione polivalente, sono pertanto in grado di uccidere la maggior parte degli stadi di sviluppo e degli insetti con cui vengono a contatto. In questo modo anche api, bombi, coccinelle, antocoridi vengono uccisi. Ciò costituisce un danno per l'ambiente perché viene ridotta la presenza di insetti utili, già di per sé non elevata nelle nostre aree urbane e perturbane.
Cosa è possibile fare per diminuire i danni all'ambiente?
Questo testo è stato liberamente tratto da: IPM Manual for Home and Garden Pests in BC.
Il testo integrale è visionabile al sito: http://www.env.gov.bc.ca/epd/ipm/