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La disinfestazione consapevole

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Dinsinfestazione | formazione colonie | infestazioni | insetticidi | Formica Faraone
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Potete ricevere un aiuto nella definizione di un problema specifico oppure avere un suggerimento per il controllo di un'infestazione. Scrivete a: tecnico@indiacare.it

Nel descrivere il problema è importante descrivere le condizioni ambientali del luogo ove si verifica la presenza degli infestanti.

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Avviso

 Gli insetticidi INDIA sono  immessi in commercio solo in taniche di plastica o flaconi in coex sigillati con etichetta originale autoadesiva.

Travasare gli insetticidi in confezioni non originali e/o manometterne le etichette è un reato perseguibile per legge.

Diffidate di confezioni dall’aspetto “casalingo”. INDIA lavora secondo le norme ISO 9001 e quelle di buona fabbricazione del Ministero della Salute .



Formiche disinfestazione e lotta

Nell’ambito della loro società le formiche svolgono differenti funzioni. Un gruppo di individui simili per età e per forma corporea, specializzato per svolgere una particolare funzione è definito CASTA.

Le caste presenti nella colonia delle formiche sono tre: regine, maschi ed operaie.

  1. Le regine sono femmine fertili, in grado di deporre le uova.
  2. maschi sono fertili, anch’essi alati come le regine, ma muoiono dopo l’accoppiamento.
  3. Le operaie sono femmine sterili di forma e taglie varie, ad esempio operaie modificate danno luogo al gruppo dei soldati che presentano testa e mandibole più sviluppate. Le formiche operaie provvedono all’ampliamento del nido, allo scavo di nuove gallerie, e in numero minore alla ricerca del cibo.


Formazione delle colonie:

Le formiche possono creare nuove colonie in modi differenti. Conoscere le modalità di formazione di una nuova colonia aiuta nel comprendere quali possano essere le più idonee strategie di lotta da impiegarsi.

In alcune specie le nuove regine rimangono nel nido e contribuiscono alla crescita della colonia di origine. Nella maggior parte dei casi maschi e femmine (fertili ed alate) escono dai nidi distribuiti su di un’area anche ampia e volano verso il luogo di congregazione, a volte nel medesimo luogo in anni differenti. Questi voli nuziali possono sovente verificarsi dopo un evento climatico.

Un oggetto presente nel paesaggio (ad es. un cespuglio) può fungere da punto per la confluenza dei differenti sciami. Quando le alate raggiungono la destinazione sciamano verso il terreno o verso l’aria e compiono gli accoppiamenti. Dopo l’accoppiamento le nuove regine fecondate ricercano un luogo favorevole per il nido. Dopo aver rimosso le ali scavano una camera nel terreno o nel legno ove depositano le uova. La maggior parte di queste servirà come cibo per la regina e per le prime larve che si svilupperanno. La regina può ricevere nutrimento anche dalle proprie riserve lipidiche e dai muscoli alari inutilizzati che sono riassorbiti.

Dopo la comparsa dei primi operai, questi provvederanno alla ricerca del cibo, alla espansione del nido e alla alimentazione delle larve. A questo punto l’unica funzione svolta dalla regina è la deposizione di uova. Dopo aver raggiunto una considerevole forza, intesa come numero di individui presenti nella colonia, un nuovo gruppo di esemplari alati può staccarsi dalla colonia stessa. Il tempo che intercorre tra la formazione della colonia e la nuova produzione di forme alate varia in funzione delle specie. Solitamente l’intervallo di tempo varia da 2 a più anni.

Le specie definite formica faraone e formica argentina non compiono il volo nuziale. In queste specie l’accoppiamento avviene all’interno o in prossimità del nido. Pertanto per queste specie la moltiplicazione della colonia avviene per scissione. In questo caso una o più regine ed un gruppo di operaie, alcune possono portare del cibo, si separano dalla colonia e migrano verso un nuovo sito.


 

Gestione delle infestazioni da formiche :

La disinfestazione contro le formiche richiede un trattamento sistematico. Il riconoscimento della specie, come sempre, è importante per ricavare informazioni circa il comportamento e la probabile localizzazione dei nidi, le preferenze alimentari (per scelte tra esche a base zuccherina o a base proteica).

 

Verifica presenza condizioni predisponenti.
  • Scarsa pulizia ed igiene.
  • Ristagno di umidità, strutture in legno che toccano basamenti umidi, perdite d’acqua da tubi.
  • Crepe nelle fondazioni o nelle infrastrutture superiori.
  • Composizione e profondità del terreno nei giardini.
  • Presenza di piante infestate da insetti che producono melata (afidi, metcalfa, …).

Dopo questa raccolta di informazioni si apre lo studio relativo alle possibilità di combinazione dei tre seguenti metodi di intervento:

METODI DI INTERVENTO:
  1. Modifica dell’ambiente per renderlo non favorevole allo sviluppo delle colonie (eliminazione delle perdite d’acqua, eliminazione delle fonti di cibo).
  2. Interventi meccanici: chiusura e sigillatura di crepe, fessure, passaggi. Sfalcio regolare o rimozione della vegetazione attorno agli edifici.
  3. Interventi chimici: utilizzo di formulati ed azione residuale (o esche):
    • polvere secca nelle fessure (intercapedini)
    • formulati liquidi fatti percolare all’interno dei nidi
    • esche basate su regolatori di crescita.



Prodotti insetticidi per formiche

Si elencano di seguito alcuni prodotti insetticidi dotati anche di azioni utili nella disinfestazione da formiche. Per tali prodotti, utilizzabili nella lotta alle formiche, è possibile visualizzare informazioni aggiuntive e leggere e stampare una dettagliata scheda prodotto in formato PDF (acrobat) facendo click sul nome del prodotto:

Formulati insetticidi I.N.D.I.A. consigliati per il controllo e la lotta alle formiche:

 
  Prodotto Principio attivo Azione /Ambiente Conc. Indicativa impiego Altri Infestanti Controllabili
 

CYPESECT CAPS

 cipermetrina

 Interni ed esterni
insetticida microincapsulato privo di solventi

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Particolarità:

 Solo alcune specie di formiche (genere Camponotus) possono provocare problemi alle strutture di edifici (in legno). Le formiche in genere potenzialmente possono trasmettere microrganismi patogeni negli ospedali, case di cura, industrie di preparazione e confezionamento dei cibi. La formica faraone ad esempio può veicolare, in qualità di agente meccanico di trasporto, batteri dei generi: Pseudomonas, Staphylococcus, Salmonella, Clostridium, Streptococcus. Inoltre sono noti danni ad apparecchiature elettriche ed elettroniche a seguito dei cortocircuiti provocati dal passaggio delle formiche.

Controllo della formica faraone ( Monomorium pharaonis ) :

 

La ricerca ha evidenziato alcuni punti importanti relativamente al controllo della formica faraone. Solitamente non si impiegano prodotti ad effetto residuale poiché questi provocano la disgregazione della colonia e la formazione di nuovi nidi. L’uso di esche avvelenate con insetticidi convenzionali controlla solo le formiche incaricate della ricerca del cibo per la colonia. Pertanto la tecnica di lotta migliore prevederebbe sempre l’individuazione e la rimozione del nido. In alternativa buoni risultati possono essere ottenuti mediante l’impiego di esche basate su insetticidi regolatori di crescita.

Per una corretta collocazione delle esche è importante individuare i punti di possibile approvvigionamento di acqua e di cibo. Inoltre è opportuno intervistare coloro che risiedono o lavorano nell’area infestata per raccogliere le informazioni e “mappare” tutti i luoghi ove si è manifestata l’attività delle formiche.

Un monitoraggio diretto può essere effettuato collocando su cartoncini bianchi una piccola quantità di burro di arachidi e di miele. Questi cartoncini saranno periodicamente ispezionati per focalizzare le direzioni da cui arrivano le formiche e, seguendole a ritroso, individuare i punti di uscita da fessure, prese elettriche. Queste indicazioni sommate tra di loro possono portare alla individuazione della zona ove è collocato il nido.

Per un appartamento di medie dimensioni sono necessarie da 2 a 4 cartoncini per locale. In particolare devono essere ispezionati con attenzione tutti i luoghi ove vi è ristagno d’acqua (vicinanza di lavelli, rubinetti, …). L’acqua costituisce infatti una potente fonte di attrazione per queste formiche.

 

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Il testo presentato è liberamente ispirato a: Mallis, Handbook of Pest Control, ninth edition, chapter 11: Ants. Per un approfondimento dell'argomento si consiglia la lettura integrale del testo.

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