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La disinfestazione consapevole

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Potete ricevere un aiuto nella definizione di un problema specifico oppure avere un suggerimento per il controllo di un'infestazione. Scrivete a: tecnico@indiacare.it

Nel descrivere il problema è importante descrivere le condizioni ambientali del luogo ove si verifica la presenza degli infestanti.

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 Gli insetticidi INDIA sono  immessi in commercio solo in taniche di plastica o flaconi in coex sigillati con etichetta originale autoadesiva.

Travasare gli insetticidi in confezioni non originali e/o manometterne le etichette è un reato perseguibile per legge.

Diffidate di confezioni dall’aspetto “casalingo”. INDIA lavora secondo le norme ISO 9001 e quelle di buona fabbricazione del Ministero della Salute .



 

Lotta alle blatte o scarafaggi

La lotta alle blatte è diffusa e frequente perchè questi insetti possono fungere da veicolo per svariati microrganismi patogeni (tra cui Enterobatteri, Salmonella spp., Pseudomonas aeruginosa, stafilococchi e micobatteri) ed altri parassiti (nematodi e cestodi) pericolosi per l’uomo e per altri animali. In alcune città (Bari ad esempio) sono state emanate delle ordinanze sindacali di lotta per incentivare i privati a collaborare con l'amministrazione pubblica nella disinfestazione contro le blatte. La rete fognaria infatti costituisce un ottimo ambiente per la sopravvivenza invernale di Blatta orientalis e Periplaneta americana. Nel periodo più caldo dell'estate (luglio-agosto) non è raro osservare le blatte uscire di notte dai pozzetti di raccolta delle acque piovane.

Sono segnalati anche casi di asma in bambini che vivono in abitazioni infestate dalla blatte (in particolare Blattella germanica) a seguito della inalazione, e successiva sensibilizzazione, di minuscoli frammenti del corpo delle stesse. Inoltre la presenza delle blatte è in grado di danneggiare partite di derrate alimentari che possono essere contaminate da escrementi o da frammenti di blatte morte. A volte, in presenza di elevate infestazioni, gli alimenti vengono resi inutilizzabili a causa dell’impregnazione da parte di odori sgradevoli rilasciati dagli stessi insetti.

Le due specie più comunemente rinvenibili negli ambienti del Nord Italia sono: la Blattella germanica (fuochista) e la Blatta orientalis (scarafaggio nero o delle fogne). In determinate aree, ove il clima invernale è più mite, è diffusa anche la presenza di Periplaneta americana in particolar modo all’interno della rete fognaria.  Più rara era la presenza di Supella longipalpa ( blatta dei mobili). Oggi se ne osserva comunque  un incremento in alcune grandi città (ad esempio Milano).


Una corretta e moderna prassi di disinfestazione può essere suddivisa in tre distinte fasi:

  1. La prevenzione;
  2. La bonifica;
  3. Il mantenimento e controllo (tramite l’azione del monitoraggio).


Prevenzione dall'infestazione da blatte:

La PREVENZIONE è rappresentata dall’insieme di pratiche ed accorgimenti necessari per evitare che le blatte si insedino negli edifici, utilizzando come vie di transito le condotte e le canalette degli impianti di servizio (elettrico, di riscaldamento e/o di raffreddamento, scarichi delle acque di lavaggio, scarichi di acque nere, …).


In realtà il ridottissimo spessore del corpo delle blatte e la loro capacità di attraversare tratti di tubature sommerse rendono molto difficile “isolare” un ambiente, ad esempio un centro cottura di vaste dimensioni, per impedire l’arrivo di questi insetti. E’ più realistico prevedere che l’impianto fognario urbano sia già colonizzato da Blatta orientalis o da Periplaneta americana e che, tramite i raccordi fognari, specialmente se vecchi o più volte manipolati, le blatte possano facilmente giungere all’interno degli edifici iniziando la colonizzazione da bagni e cucine.

L’utilizzo delle colonne di scarico come via di passaggio spiega, ad esempio, l’infestazione da blatte ai piani superiori di condomini od altri edifici. E' pertanto possibile trovare una blatta nera in un piatto doccia, lavabo, vasca da bagno senza che vi sia una effettiva infestazione nell'appartamento. La blatta, dopo essere uscita dallo scarico, è rimasta imprigionata nel sanitario perchè non riesce ad arrampicarsi sulla ceramica. Infatti a differenza della Blattella germanica questa specie non dispone di organi adesivi all'estremità delle zampe.

I “punti critici” da ricercarsi nella ispezione dei locali infestati, che dovrebbe sempre precedere la fase di disinfestazione con mezzi chimici, sono rappresentati da: scollamenti delle piastrelle di pavimentazioni e rivestimenti murari, alterazione delle malte poste a guarnizione tra pavimentazione e griglie o tombini di scolo, scostamento dei paraspigoli, presenza di controsoffittature, pareti perlinate o separatori in cartongesso.

Ovunque si riscontrino situazioni simili bisogna descriverne la presenza ai responsabili dell’igiene dell’area affinchè possano programmare i necessari interventi di pulizia, manutenzione o sostituzione.

Prevenzione delle infestazioni da blatte

Comportamenti utili per la Prevenzione delle infestazioni da Scarafaggi:

  • Eseguire una costante ispezione dei contenitori delle derrate (ad es. imballaggi in cartone) alla ricerca di ooteche e provvedere all'allontanamento degli imballi non essenziali.
  • In ristoranti e centri cottura perseguire l’accurata pulizia dalle attrezzature di cucina con particolare attenzione alle cappe aspiranti e ovunque vi sia presenza di interstizi e di materiale termo-isolante. Questi materiali subiscono nel tempo scollamenti e divengono facilmente punti di nidifica per Blattella germanica. Qui la disinfestazione convenzionale potrà risultare scarsamente efficace a motivo dell’elevato sbalzo termico caratteristico di questi punti. Non sono pochi infatti gli insetticidi inattivati da elevate temperature.
  • Evitando il ristagno di residui di sostanza organica tra griglia e sifone degli scoli presenti sotto le attrezzature di cottura.
  • Allontanando ogni residuo di alimento. Poche briciole possono alimentare un gran numero di insetti. Anche l’acqua non deve risultare facilmente disponibile: vanno riparate tutte le piccole perdite anche se all’apparenza insignificanti, attenzione va posta alla presenza di vaschette per la raccolta delle acque di condensa degli impianti frigoriferi.

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La DISINFESTAZIONE degli Scarafaggi o BONIFICA da blatte :

Ogni intervento di disinfestazione deve essere condotto nella piena consapevolezza che i formulati impiegati (i presidi medico chirurgici o, con termine più moderno, biocidi) non devono costituire fonte di pericolo, in termini di residui, per gli ambienti ove sono stati applicati (si pensi ad esempio alle attrezzature -fisse e mobili- di una cucina, aree ove giocano bambini, ambienti di soggiorno, …).

E’ pertanto opportuno privilegiare l’impiego di attrezzature in cui l’erogazione dell’insetticida sia sempre quanto più controllabile possibile. Ad esempio con le pompe manuali a bassa pressione è possibile controllare l’entità della distribuzione dell’insetticida, non è così invece quando si utilizza la lancia mitra collegata con pompe ad alta pressione o altre attrezzature quali il nebulizzatore elettrico.

Ogni intervento sarà preceduto da un’ispezione dei locali ove si deve intervenire per accertare l’assenza di alimenti esposti o stoviglie in genere. La lotta alle blatte dovrebbe essere condotta prescindendo da rigidi schematismi, ovvero non secondo le “applicazioni a calendario”.

Le possibilità di condurre una lotta chimica contro le blatte si possono riassumere nelle tre modalità di seguito descritte. Spesso gli interventi (1) e (2) sono eseguiti entrambi o comunque nel volgere di breve tempo.

1) Trattamento delle superfici di probabile transito con prodotti in grado di persistere per un discreto periodo di tempo.

In questo caso l’insetto si avvelena camminando sulle superfici trattate (ad esempio pavimento). Si tratta di una forma di lotta tradizionale, a volte resa poco efficace dall’esecuzione di lavaggi particolarmente intensi (con idropulitrice). Se l’infestazione è da imputarsi a Blatta orientalis il trattamento deve essere completato con l’applicazione dell’insetticida anche negli scarichi, scoli e raccordi fognari dello stabile. I formulati insetticidi ottenuti con la tecnica della microincapsulazione solitamente sono in grado di esprimere elevati livelli di azione residua nel tempo.

 

2) Trattamento, con idonee attrezzature, di tutti gli anfratti (crepe, fessure, interstizi) che si ritiene possano fungere da riparo per le blatte.

In questo caso sono spesso utilizzati biocidi ad effetto “snidante”, ovvero in grado di provocare una rapida reazione di fuga da parte delle blatte che escono allo scoperto nel tentativo di allontanarsi dall’area ove percepiscono la presenza dell’insetticida. Se il prodotto utilizzato è in grado di contaminare irreversibilmente le blatte possono essere ottenuti buoni risultati. Il metodo richiede grande esperienza nella localizzazione di tutti i luoghi di possibile rifugio. Ricordiamo tra gli insetticidi ad effetto "snidante": estratto di piretro naturale, tetrametrina, d-fenotrina, esbiotrina.

 

3) Trattamento mediante applicazione di formulati insetticidi composti da una esca alimentare e da un insetticida persistente, attivo per ingestione (esche in gel: MAGNUM GEL SCARAFAGGI).

Si tratta di un metodo noto da tempo reso ora più facile grazie all’introduzione sul mercato di alcuni formulati, pronti all’uso, caratterizzati da elevata stabilità nel tempo della base adescante e attivati con insetticidi in grado di agire in piccole quantità. Il metodo presenta alcuni indubbi vantaggi rispetto alle applicazioni tradizionali ma non deve essere sottovalutata la capacità dell’operatore nello scegliere i luoghi ove collocare le goccioline di esca avvelenata. In caso di infestazioni molto elevate è preferibile attivare questa forma di lotta dopo aver ridotto la presenza delle blatte con i metodi tradizionali. L’impiego degli insetticidi in gel si rivela solitamente più efficace nel controllo della Blattella germanica (fuochista).

In ogni caso l'utilizzo di trappole adesive rese attrattive da esche alimentari rappresenta un metodo semplice, innocuo ed efficace per localizzare le aree di maggiore infestazione, dove solitamente si nascondono gli esemplari giovani e le blatte femmine che stanno per deporre l'ooteca.

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Prodotti insetticidi per la disinfestazione da blatte (scarafaggi)

Si elencano di seguito alcuni prodotti insetticidi dotati anche di azioni utili nella disinfestazione da blatte.

E' possibile visualizzare informazioni aggiuntive sui prodotti insetticidi utilizzabili nella lotta alla blatte e leggere e stampare una dettagliata scheda prodotto in formato PDF (acrobat) facendo click sul nome del prodotto:

I presidi medico chirurgici contro le blatte (scarafaggi):

  Prodotto Principio attivo Azione/Ambiente Conc. Indicativa impiego Altri infestanti controllabili
Fai click su questa immagine per visualizzare la scheda prodotto. MAGNUM GEL SCARAFAGGI

 Imidacloprid

Esca alimentare in gel specifica per la lotta alle blatte con delaying action 

 Tal quale

 Tutte le specie di blatte

Fai click su questa immagine per visualizzare la scheda prodotto. AMPLAT

 Cipermetrina, tetrametrina, PBO senza solventi da petrolio

 Azione insetticida rapida e residuale, per ambienti esterni alle abitazioni

 1% - 1,5% in acqua

 Zanzare, mosche

Fai click su questa immagine per visualizzare la scheda prodotto. MICROSENE

 Permetrina, tetrametrina, PBO in microemulsione acquosa

 Azione insetticida rapida e mediamente residuale. Inodore, incolore, idoneo per trattamenti in interni

 1,5% - 2% in acqua

 Zanzare, formiche, cimice del letto

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Suggerimenti operativi:

  • Dopo il primo intervento di disinfestazione, gli eventuali interventi insetticidi di mantenimento possono essere realizzati sfruttando le caratteristiche del formulato in gel che svolge una marcata azione attrattiva nei confronti delle blatte. E’ così possibile giungere ad un controllo delle possibili reinfestazioni. Dal primo intervento all'applicazione del gel devono però passare non meno di 2 settimane.
  • Ricordiamo i fattori che predispongono l’ambiente alla reinfestazione: scarsa igiene e pulizia dei locali, vicinanza di locali infestati, frequente scambio di merce (anche semplici imballi vuoti) con luoghi ove possono essere presenti le blatte.
  • Con l’utilizzo dei formulati in gel (MAGNUM GEL SCARAFAGGI) la filosofia di intervento cambia radicalmente: sono le blatte a ricercare l’insetticida e non il contrario. Inoltre l’utilizzo dei formulati in gel consente di diminuire le quantità di principio attivo insetticida applicato nell’ambiente. Si evitano pertanto anche gli effetti secondari di repellenza caratteristici di alcuni piretroidi o la presenza nell’ambiente trattato di odori sgradevoli e persistenti causati dall’impiego di formulati in emulsione concentrata (e pertanto ricchi di solventi).
  • Particolare attenzione deve essere posta al trattamento degli alloggiamenti dei motori elettrici presenti in affettatrici, pelapatate, tritacarne, frigoriferi, compressori e all’interno della carrozzeria di forni e friggitrici. In questi ambiti l’impiego dei formulati insetticidi in gel si rileva particolarmente utile.

Valutazione dei risultati e monitoraggio:

  • Nelle aree soggette ad intervento ed in quelle immediatamente confinanti è opportuno sia allestita una rete di monitoraggio della presenza delle blatte tramite la collocazione, nei punti a maggior rischio, di trappole collanti attivate con attrattivo alimentare (tipo INDIANA TRAP od INSECT DETECTOR). Le trappole devono essere posizionate nelle aree caratterizzate da un microclima caldo-umido dove possono accumularsi residui alimentari.
  • E’ opportuno che le trappole collanti siano collocate, o ricollocate, non subito ma qualche giorno dopo l’applicazione di formulati insetticidi tradizionali, per superare il possibile effetto di repellenza prodotto da alcuni insetticidi.
  • A distanza di 15 giorni circa dall’esecuzione dell’intervento si procederà ad una ispezione delle trappole per rilevare le eventuali catture e poter così valutare, sulla base di un dato oggettivo, il perdurare o meno dell’infestazione. Il monitoraggio tramite trappole consente di rendersi conto del verificarsi di una reinfestazione da ambiente esterno e programmare l’esecuzione delle necessarie azioni correttive.

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Il testo presentato è liberamente ispirato a: Mallis, Handbook of Pest Control, ninth edition, chapter 6: ectoparasites, part two: mites and ticks. Per un approfondimento dell'argomento si consiglia la lettura integrale del testo.

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